María Sánchez Puyade: CONFUCIUS

Capire il presente attraverso il passato è stata una delle necessità dell’artista María Sánchez Puyade che dopo un lungo e paziente scioglimento di nodi – reali e immaginari – arriva al Museo d’Arte Orientale di Trieste con il progetto espositivo Confucius.

Già il titolo della mostra – nome inglese del filosofo cinese Confucio (551 a.C.-479 a.C.) ma derivato dal latino – ci annuncia uno dei molti temi presenti nella ricerca dell’artista argentina, in questo caso la traduzione, il compenetrarsi di culture differenti.
Infatti, attraverso Ezra Pound (1885-1972), poeta e traduttore dal cinese in inglese e italiano, Sánchez Puyade giunge a conoscere Confucio e far proprio il suo testamento: il Dàxué [大學].

La mostra è visitabile da giovedì a domenica dalle 10 alle 17 fino al giorno 8 ottobre, con ingresso gratuito.

María Sánchez Puyade

Artista multimediale, scrittrice e performer, è nata in Argentina, nel 1975. Laureata in Lettere e in Giurisprudenza presso l’Università di Buenos Aires, dal 2003 vive in Italia. Nella sua ricerca artistica è fondamentale il rapporto stretto tra parola e azione, poesia e politica, arte e vita.

Il pensiero di Confucio, giunto fino a noi grazie ai suoi seguaci, ha una forma concisa e raffinata: piccole pillole di saggezza in bilico tra immagine e idea. Confucio (VI secolo a.C.) parla al presente attraverso il passato. Una delle sue principali attività consistette nel trasmettere l’importanza dello studio e della tradizione attraverso un corpus di libri antichi, da allora alla base della cultura cinese.

Cinque anni fa, mentre iniziava lo studio di questi testi, María Sánchez Puyade per la prima volta in vita sua iniziò a ricamare. Le opere che vediamo esposte al Museo d’Arte Orientale nascono da un ricamo inteso come rito terapeutico e liberatorio. Lavori che hanno un davanti e un dietro, un sotto e un sopra, un conscio e un inconscio che va letto, analizzato e compreso fra le righe, tra i fili. Il ricamo stesso imita la struttura profonda del linguaggio, perché partendo da una superficie semplice si fa e disfa finché arriva la parola esatta che, come il punto, il passaggio preciso dell’ago, dà forma all’immagine ricercata.

Il ricamo è un atto principalmente poetico. Nel ricamo si scrive e si disegna la propria idea ad ago, e lo si fa a ogni punto, a ogni tratto, nella ripetizione dei piccoli gesti che fanno di ogni azione un rito. Esso diventa graffito e disegno; e poi, ancora, nel ritmo si trasforma in passi, in meditazione, simile al pensiero nato quando si è in cammino: ora pieno, ora silenzioso.

Nel mondo Occidentale di oggi, in cui il rito è quasi scomparso, le parole di Confucio suonano più che mai fuori dal coro. Le sue risposte alle tre domande esistenziali dell’uomo – chi sono, cosa devo fare e cosa posso aspettarmi domani – sono pillole di una verità ancora universale. Confucio ha una voce unica, perché le sue non sono le risposte di un profeta come Gesù, né quelle di un medico come Buddha, e neanche quelle di un educatore come Socrate, o almeno non nella sua essenza. Egli risponde da uomo politico, ovvero da uomo che vuole il benessere della polis.

Confucius rievoca il pensiero del grande filosofo di 2500 anni fa e l’opera del suo traduttore e divulgatore, Ezra Pound, “il miglior fabbro”, come disse di lui Thomas S. Eliot.

Con libri, rocchetti di fili ereditati, vecchie stampe di pitture cinesi, scampoli, tessuti pregiati, vestiti preziosi e attraverso quello che questi oggetti possono ancora dire e fare, María Sánchez Puyade ha cercato di indagare il presente creando una delicata trama di immagini, suoni e fili che si sviluppa al piano terra e al primo piano del Museo, in dialogo con l’esposizione permanente.

I lavori esposti sono tutti imbastiti su telai rotondi rispondendo a una tensione verso un’armonia tra forma e contenuto, per sottolineare il senso e la bellezza racchiusa in uno degli ideogrammi studiato da Ezra Pound, che è contemporaneamente, “l’occhio che guarda diritto nel cuore”, il cuore guardato e il risultato dell’azione di aver guardato.

È esposto in mostra anche il libro d’artista Dàxué (Il Testamento di Confucio secondo Ezra Pound): un breve testo che segna la storia della Cina dal 500 a.C. fino ad oggi.

Il libro – ispirato all’ideogramma degli archivi, legato con fili di seta e stampato in risografia – vuole essere un’edizione universale nel suo proporsi in diverse lingue: nell’originale cinese, nelle traduzioni poundiane in inglese e in italiano, e nella traduzione in spagnolo fatta dall’artista.

I visitatori potranno ascoltare anche l’audiolibro del Dàxué [The Great Digest | Studio Integrale | El Gran Saber], registrato in queste stesse lingue.

Un video racconta l’incontro tra María Sánchez Puyade e Mary de Rachewiltz, poetessa, figlia, traduttrice e “discepola” di Ezra Pound.

La mostra resterà aperta fino al giorno 8 ottobre 2023 e sono previste visite guidate e incontri di approfondimento:

domenica 2 luglio

ore 10
Visita guidata alla mostra con María Sánchez Puyade
Museo d’Arte Orientale, via San Sebastiano, 1

domenica 23 luglio

ore 10
Visita guidata alla mostra con María Sánchez Puyade
Museo d’Arte Orientale, via San Sebastiano, 1

domenica 3 settembre

ore 10
Visita guidata alla mostra e al museo con María Sánchez Puyade e l’associazione Nihao Panda
Museo d’Arte Orientale, via San Sebastiano, 1

ore 11
Workshop di calligrafia cinese a cura dell’associazione Nihao Panda
Gratuito, iscrizione obbligatoria entro lunedì 28 agosto
Cavò, via San Rocco, 1 (accanto al Museo d’Arte Orientale)

per informazioni e prenotazioni scrivere a Natasha Gombac (info.nihaopanda@gmail.com)

domenica 24 settembre

ore 10
Visita guidata alla mostra con María Sánchez Puyade
Museo d’Arte Orientale, via San Sebastiano, 1

sabato 7 ottobre

ore 10
Visita guidata alla mostra con María Sánchez Puyade
Museo d’Arte Orientale, via San Sebastiano, 1

CONFUCIUS
di María Sánchez Puyade

una mostra realizzata da Cizerouno
in coorganizzazione con il Comune di Trieste
Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste
via San Sebastiano, 1

18 giugno – 8 ottobre 2023
da giovedì a domenica, dalle 10 alle 17
ingresso libero

info
040 3220736 | 040 6754068
museoarteorientaletrieste@comune.trieste.it

museoarteorientaletrieste.it
cizerouno.it

Visita

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