2006-2021. 15 anni di ricerche archeologiche italiane in Giappone

Daniele Petrella
2006-2021. 15 anni di ricerche archeologiche italiane in Giappone: dalla Flotta di Kubilai Khan allo studio delle origini del popolo giapponese

Piattaforma ZOOM
mercoledì 29 settembre 2021, ore 17.30
previa iscrizione entro le ore 15.00 del giorno precedente

Il terzo incontro, tenuto dal prof. Daniele Petrella (IRIAE-International Research Institute for Archaeology and Ethnology, Napoli) si intitola 2006-2021. 15 anni di ricerche archeologiche italiane in Giappone: dalla Flotta di Kubilai Khan allo studio delle origini del popolo giapponese.

Il 2006 segnò l’inizio della prima collaborazione attiva ed ufficiale tra il Giappone ed un paese occidentale in ambito archeologico. Questo primato fu tutto italiano. Fu allora infatti che la collaborazione tra il prof. Daniele Petrella dell’IRIAE-International Research Institute for Archaeology and Ethnology di Napoli ed il Prof. Hayashida Kenzo, incentrata sulla ricerca della flotta perduta di Kubilai Khan, venne ufficializzata in quella tra i due paesi, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Da allora, in 15 anni, le spedizioni dell’IRIAE in Giappone sono diventate cinque e al supporto ministeriale si è aggiunto quello della Comunità Europea.
Gli scavi di relitti Tokugawa, la ricostruzione virtuale dell’antica Edo (l’odierna Tokyo), lo scavo dei kofun (tumuli sepolcrali) e lo studio delle origini del popolo giapponese sono solo alcune delle principali attività che ormai impegnano l’IRIAE in territorio giapponese.
A 15 anni da quel 2006, hanno raggiunto obiettivi un tempo solo sognati e stanno già lavorando alle spedizioni che accenderanno il futuro della ricerca e degli studi archeologici giapponesi.

Daniele Petrella, laureato in Archeologia Estremo Orientale con specializzazione Giappone, e Ph.D. in Archeologia (Rapporti tra Oriente ed Occidente) presso l’Università di Napoli “L’Orientale”, nel 2006 si perfeziona anche in Archeologia Subacquea con l’International Academy of Underwater Sciences and Techniques.
Dal 2003 al 2009 lavora in scavi archeologici in tutt’Italia con le società di scavo Archeologia di Firenze (oggi Archeologia) e New Archaeology ed in Irlanda con il CRDS.
Partecipa alle Spedizioni Archeologiche Italiane in Oman con l’Università di Pisa per lo scavo della città di Khor Rori, ed in Nepal con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” per la missione a Gotihawa.
Nel 2009 è ideatore e Direttore della Prima Spedizione Archeologica di un paese occidentale in Giappone alla ricerca della flotta di Kubilai Khan, supportata e cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e dalla Prefettura di Nagasaki, in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e con lo A.R.I.U.A (Asian Research Institute for Underwater Archaeology).
Nel 2012 fonda l’IRIAE (International Research Institute for Archaeology and Ethnology) nella convinzione che la ricerca archeologica e antropologica, e la capacità di comunicare queste materie in modo efficace, siano le chiavi di accesso per conoscere il mondo, l’uomo e migliorarlo.
Nel 2014 viene insignito del prestigioso Premio Rotondi “Salvatori dell’Arte” nel Mondo per aver riportato alla luce la flotta di Kubilai Khan, riscrivendo un’importante pagina di storia mondiale.
Dal 2015 ad oggi ha sviluppato altre 3 spedizioni in Giappone: lo scavo del relitto Tokugawa di Hatsushima, la Ricostruzione virtuale delle fasi di vita del Castello di Edo/Palazzo Imperiale di Tokyo e lo studio delle origini del Giappone attraverso lo scavo dei kofun e dei siti yayoi in seno al progetto BeArchaeo, finanziato dalla Comunità Europea di cui è Work Package Leader per le attività archeologiche, in collaborazione con l’Università di Okayama.
Con il suo istituto si sta impegnando nella realizzazione di numerose spedizioni all’Estero – in Cina, India, Bangladesh, Egitto, Turchia, Sud America – e in Italia – Sicilia e Sardegna –.

Le conversazioni si svolgeranno online sulla piattaforma ZOOM il mercoledì pomeriggio.
Per dare modo a tutti gli iscritti di accedere per tempo, il collegamento si aprirà 15 minuti prima dell’orario di inizio della conversazione; gli iscritti saranno ammessi alle conversazioni fino alle ore 17.45.
Si raccomanda la puntualità al fine di avere un collegamento migliore.
Il partecipante può interrompere il collegamento in qualsiasi momento.

Orientiamoci!
Le conversazioni del Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste.

Ciclo di conversazioni online a cura di Michela Messina e Giovanna Coen
in collaborazione con l’associazione YŪDANSHA KYŌKAI-IWAMA AIKIDŌ di Trieste (YKIAT)

Info: +39 040 3220736 (gio-dom | 10-17)
museoarteorientale@comune.trieste.it

per necessità tecniche relative alla piattaforma ZOOM:  +39 349 8884933 / michelith@yahoo.com

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