Il percorso espositivo si snoda su quattro livelli e comprende opere d’arte orientale, armi, strumenti musicali e oggetti di carattere etnografico provenienti in particolare dalla Cina e dal Giappone.
Al Piano Terra, le prime due sale del Museo (Sale I.1, I.2) sono adibite a mostre temporanee. Uno spazio è rivolto all’interessante nucleo di sculture del Gandhara, databili tra I e IV secolo d.C., raccolte durante la spedizione italiana al K2 del 1954.
Il Primo Piano è dedicato all’arte in Cina e ai suoi rapporti con l’Occidente dal XVII secolo in poi, tramite abiti e tessuti in seta ricamata del tardo periodo Qing (XIX secolo), porcellane dal periodo Song (XI-XIII secolo) al tardo periodo Qing (XIX secolo) e maioliche e porcellane italiane ed europee di gusto orientaleggiante.
Negli ultimi due piani del Museo la sezione dedicata al Giappone si apre con le porcellane giapponesi e ha il suo punto di forza nel salone dove si dispiega la collezione di stampe dell’Ukiyo-e, ovvero il Mondo Fluttuante, con opere di grandi maestri dell’arte giapponese tra cui Hiroshige e Hokusai con la celeberrima Onda.
È possibile gettare uno sguardo sulla tradizione del teatro popolare kabuki, avvicinarsi ai riti e alle tradizioni di Shintoismo e Buddismo e infine, attraverso la ricca raccolta di armi e armature dal XV al XIX secolo, esplorare la vita e il codice etico e comportamentale dei Samurai.